Questo post probabilmente si autodistruggerà tra
qualche ora ma racchiude un sentire così importante
che non poteva non
rappresentare l’inizio di questo 2014.
Ci sono tante cose che vorrei dire, alcune condite
di rabbia, delusione e tristezza
…perché per me le parole, come i gesti, hanno
ancora un valore e un significato.
Forse, però, l’hanno più le persone, anche quando
ti feriscono profondamente.
Per questo ne vorrei dire tante altre, questa
volta condite di nostalgia, allegria, sorrisi, sentimento.
Ben venga allora il ri-sentimento!
Quel ri-sentimento che aiuta a riconfermare ciò
che si prova,
che sostiene la scelta del “ne vale la pena”,
che sprona a voler superare difficoltà, malintesi,
incomprensioni,
che vede nel parlarsi un’occasione di confronto e
crescita, non di giudizio,
che predilige sempre e comunque la reciproca
sincerità,
che accoglie l’altro nella sua essenza, tanto imperfetta
quanto preziosa,
che ri-cerca il bene e il meglio per l’altro,
anche se non include noi,
che sigilla nel cuore un’anima e non ha paura di
credere al “per sempre”,
che aspira a non pretendere nonostante lo scontro
con la propria fragilità,
che non chiede il “perché” di quel sentire ma
prova a viverlo in tutta la sua complessità,
che non teme di sprecare tempo perchè ne riconosce il valore,
che spontaneamente riserva a una persona, perché essa basta.
Non so come possa esser chiamato tutto questo.
A
detta di qualcuno può assomigliare all’amore.
Se così è, allora sto provando ad amarti …anche se
genero solo risentimento.